Saltar para o conteúdo

Diocese de Albano

Origem: Wikipédia, a enciclopédia livre.

{mais fontes|data=setembro de 2019}}

Albano
                
Sé suburbicária
Albano
Catedral de São Pancrácio
Titular: Sé vacante
criado: século IV
'
Dados do Anuário Pontifício

A Diocese de Albano (ou Sede suburbicária de Albano) é uma diocese da Igreja Católica, sufragânea da diocese de Roma. Data do século IV.

Está a sudoeste de Roma, confina ao norte com Frascati, a leste com Velletri e Latina e a oeste com o mar Tirreno. Em Albano encontra-se a pequena cidade de Castel Gandolfo, residência de verão escolhida por Urbano VIII em 1626 e até hoje usada com tal finalidade. O atual complexo da vila pontifical de Castel Gandolfo ocupa algo de em torno de 55 hectares e com o Tratado de Latrão de 1929 goza da prerrogativa de extraterritorialidade nos moldes do direito internacional.

Cronotassi dei vescovi

[editar | editar código-fonte]

Si omettono i periodi di sede vacante non superiori ai 2 anni o non storicamente accertati.

Vescovi e cardinali vescovi di Albano

[editar | editar código-fonte]

Cardinali vescovi del titolo suburbicario di Albano

[editar | editar código-fonte]

Vescovi di Albano

[editar | editar código-fonte]

Referências

  1. Erro de citação: Etiqueta <ref> inválida; não foi fornecido texto para as refs de nome pietriurs
  2. Pietri, Prosopographie de l'Italie chrétienne, II, pp. 1899-1900.
  3. Pietri, Prosopographie de l'Italie chrétienne, I, p. 214.
  4. Pietri, Prosopographie de l'Italie chrétienne, I, pp. 439-440.
  5. Erro de citação: Etiqueta <ref> inválida; não foi fornecido texto para as refs de nome pietriomo
  6. Giovenale prese parte ai concili celebrati da papa Agatone nella basilica lateranense nel 679 e presso San Pietro nel 680. L'anno di morte è dedotto da quanto riferisce il Liber pontificalis, secondo il quale alla consacrazione di papa Leone II nel 682 era assente il vescovo di Albano, perché la sede era allora vacante. Duchesne, Le sedi episcopali nell'antico ducato di Roma, p. 479.
  7. Questo vescovo prese parte a tre concili celebrati a Roma, nel 721 all'epoca di papa Gregorio II, nel 731 e nel 732 all'epoca di papa Gregorio III. Per questi due ultimi concili: Monumenta Germaniae Historica, Epistolae Merowingici et Karolini aevi, Berlino 1892, p. 706; O. Günther, Kritische Beiträge zu den Akten der römischen Synode vom 12. April 732, in «Neues Archiv der Gesellschaft für Ältere Deutsche Geschichtskunde zur Beförderung einer Gesamtausgabe der Quellenschriften deutscher Geschichten des Mittelalters, XVI (1891), p. 247.
  8. Monumenta Germaniae Historica, Concilia aevi Karolini 742-842, Hannover e Lipsia, 1906, p. 24. I manoscritti riportano come varianti del nome, oltre a Gregorio, quelle di Senatore e di Tiberio/Tiburtino. Gli editori tedeschi degli atti del concilio del 743 optano per Gregorio.
  9. Monumenta Germaniae Historica, Concilia aevi Karolini 742-842, Hannover e Lipsia, 1906, p. 70.
  10. Questo vescovo prese parte alla consacrazione dell'antipapa Costantino II nel 767 e al concilio romano del 769 (Monumenta Germaniae Historica, Concilia aevi Karolini 742-842, Hannover e Lipsia, 1906, pp. 75, 77, 78, 81). Il nome Eustrazio (Eustratius), secondo gli editori tedeschi, è la forma corretta del nome, prevalente sulle varianti Eustasio, Eustachio o Eustazio. Secondo il Liber pontificalis (Ed. Duchesne, I, p. 494), Eustrazio fece parte di una delegazione, assieme ad Andrea di Palestrina e a Teodosio di Tivoli, inviata nel 773 da papa Adriano I al re longobardo Desiderio (L. A. Muratori, Annali d'Italia, vol. II, Milano, 1838, p. 946).
  11. Ughelli, Cappelletti e Gams inseriscono questo vescovo, chiamato Constantius, al 772 sulla base delle indicazioni fornite da Baronio, ma senza apportare fonti documentarie a sostegno della sua esistenza.
  12. Monumenta Germaniae Historica, Concilia aevi Karolini 742-842, Hannover e Lipsia, 1906, p. 561. Al concilio di Mantova dell'827 (Concilia aevi Karolini, pp. 584 e 587) prese parte come legato papale un vescovo Benedetto, senza indicazione della sede di appartenenza: secondo gli editori degli atti conciliari, potrebbe essere il vescovo di Albano o l'omonimo vescovo di Amelia.
  13. Secondo Ughelli (vol. I, col. 250) Giovanni, bibliotecario della Santa Sede, avrebbe sottoscritto un privilegio di papa Gregorio IV a favore del monastero di Subiaco. Gams dubita della sua reale esistenza. Giovanni Antonio Riccy (Memorie storiche dell'illustrissima Alba-Longa e dell'Albano moderno, p. 191) lo esclude decisamente, poiché la bolla citata non fu di Gregorio IV (827-844), ma di Gregorio V (996-999), sotto il cui papato visse il vescovo albanense Giovanni, che fu con certezza bibliotecario della Chiesa romana.
  14. Erro de citação: Etiqueta <ref> inválida; não foi fornecido texto para as refs de nome claragenn
  15. Questo vescovo è documentato in due occasioni, nei concili romani dell'853 (Monumenta Germaniae Historica, Die Konzilien der karolingischen Teilreiche 843-859, Hannover, 1984, pp. 310, 333, 334, 337) e dell'861 (Monumenta Germaniae Historica, Die Konzilien der karolingischen Teilreiche 860-874, Hannover, 1998, p. 64). Secondo il Baronio, Petronacius morì nell'867.
  16. (em alemão) Monumenta Germaniae Historica, Die Konzilien der karolingischen Teilreiche 860-874, Hannover, 1998, p. 350.
  17. Documentato al concilio romano dell'898.
  18. Questo vescovo prese parte ai concili romani del 963, del 964 e del 969 (Monumenta Germaniae Historica, Die Konzilien Deutschlands und Reichsitaliens 916–1001, Hannover, 1987-2007, pp. 232; 245, 248, 249; 312). Secondo Ughelli sottoscrisse nel 983 un diploma di papa Benedetto VII a favore del monastero di Subiaco; Cappelletti e Gams datano il documento al 985, epoca in cui però Benedetto VII era già morto da tempo.
    Teobaldo, vescovo riportato da Ughelli, Cappelletti e Gams all'anno 995 ma senza alcuna indicazione documentaria di riferimento, è da escludere dalla cronotassi albanense, per la contemporanea presenza di Giovanni
  19. Leo Santifaller, Saggio di un elenco dei funzionari, impiegati e scrittori della Cancelleria pontificia dall'inizio all'anno 1099, Roma, 1940, p. 109. Giovanni prese parte al concilio di Pavia del 997 e a quello di Roma del 998/999 (Monumenta Germaniae Historica, Die Konzilien Deutschlands und Reichsitaliens 916–1001, Hannover, 1987-2007, pp. 542 e 577).
  20. Antonio Sennis, Sergio IV, Enciclopedia dei papi, 2000.
  21. Zelina Zafarana, v. Bonifacio nel Dizionario biografico degli italiani, vol. 12 (1971). Secondo l'autrice, morì probabilmente nel 1072. Da escludere il vescovo Basilio, indicato da Ughelli al 1073.
  22. Nicolangelo D'Acunto, v. Pietro Igneo nel Dizionario biografico degli italiani, vol. 83 (2015).
  23. Andrea Piazza, v. Teodorico, antipapa nella Enciclopedia dei Papi, (2000).
  24. Francesca Roversi Monaco, v. Matteo nel Dizionario biografico degli italiani, vol. 72 (2008).
  25. Paolo Lamma, Adriano IV, Enciclopedia dei papi, 2000.
  26. Karl Jordan, v. Callisto III, antipapa nel Dizionario biografico degli italiani, vol. 16 (1973).
  27. Gerardo Bruni, Enrico di Marcy, vescovo di Albano, Enciclopedia Italiana (1932).
  28. Vincenzo Fenicchia, v. Albino, nel Dizionario biografico degli italiani, vol. 2 (1960).
  29. Eubel, Hierarchia catholia, II, p. XI.
  30. Le dimissioni riguardano l'ufficio di vescovo di Albano, non quello di cardinale titolare.
  31. Rimase amministratore apostolico dal 15 ottobre 2020 all'8 settembre 2021, giorno della presa di possesso di Vincenzo Viva.
Ícone de esboço Este artigo sobre catolicismo é um esboço. Você pode ajudar a Wikipédia expandindo-o.